Riceviamo e pubblichiamo le parole del dott. Pisino, vincitore della terza borsa di studio “Claudio Giudice 2022″.
Il dott. Pisino sta completando il periodo di formazione trimestrale presso la University of British Columbia.
Da Vancouver (Canada), dove attualmente si trova, ci invia le su prime impressioni sull’esperienza e sulle attività intraprese, ringraziando la Fondazione per l’occasione concessa.
Ringraziamenti che la Fondazione non può che girare a quanti, attraverso il loro generoso contributo, hanno reso possibile il raggiungimento di questo risultato.
Ecco le parole del dott. Pisino.
“Da qualche giorno mi sono trasferito a Vancouver e ho iniziato la mia attività presso uno dei più importanti Centri Oncologici del Canada che si occupa del trattamento dei tumori genito-urinari, in particolare le neoplasie germinali.
Il programma di studio comprende la frequenza di due strutture: il BC Cancer, ove i pazienti oncologici vengono seguiti nel loro percorso di cura e/o follow up o possono essere arruolati in trial clinici, e il Vancouver Prostate Centre, in particolare il Jack Bell Research Centre, al cui interno vi sono diversi gruppi di ricercatori che si occupano di ricerca clinica e traslazionale nell’ambito delle patologie oncologiche dell’apparato genito-urinario. Questo rappresenta un Centro d’eccellenza della University of British Columbia e del Vancouver General Hospital per la ricerca oncologica.
Uno dei punti focali e di maggiore interesse nella ricerca scientifica è l’identificazione di biomarcatori plasmatici nei pazienti affetti da tumori a cellule germinali.
Grazie al fondamentale supporto messo in atto dalla Fondazione “La Classidra – Claudio Giudice per la vita” potrò osservare in prima persona tali sperimentazioni e verrò coinvolto nelle attività scientifiche e di laboratorio. Il gruppo di ricerca, sotto la guida della Dott.ssa Lucia Nappi, oncologa di fama internazionale, è attivamente coinvolto nello sviluppo clinico di alcuni biomarcatori, i microRNA, che si propongono di cambiare la gestione dei tumori a cellule germinali e conseguentemente la sopravvivenza dei pazienti affetti da tali neoplasie. Alcuni studi, già pubblicati su importanti riviste scientifiche, hanno dimostrato che questi biomarkers circolanti presentano un’elevata sensibilità e specificità decisamente superiore rispetto a quella dei marcatori tradizionali e possono rappresentare una svolta nella pratica clinica sia per la diagnosi che per il follow-up delle neoplasie testicolari.
Sono certo che questo programma di studio e ricerca sarà fondamentale sia per condividere l’esperienza canadese e stabilire collaborazioni utili alla scoperta di tali biomarcatori che per esportare in Italia il modello di cura del BC Cancer contribuendo a validare esternamente i risultati canadesi nella coorte italiana.”