Riceviamo e pubblichiamo una lettera del dott. Carlo Messina, vincitore della prima borsa di studio Claudio Giudice 2018.
Vedere i risultati degli sforzi profusi per conseguire questo periodo di formazione ci rende molto orgogliosi e, pertanto, vogliamo ringraziare quanti hanno fatto sì che tutto questo potesse vedere la luce, nella costante presenza e ricordo di Claudio a quasi quattro anni da quando ci ha lasciati: la University of British Columbia – BC Cancer – Vancouver Cancer Center – Division of Medical Oncology, il responsabile scientifico del progetto Dott. Giovanni Rosti, i componenti del comitato scientifico della Fondazione ed i componenti della commissione giudicatrice nonché, per primi fra tutti, i partecipanti a vario titolo alla Fondazione che con il loro prezioso ed essenziale contributo, anche di idee, hanno permesso di raggiungere questo primo risultato.
Consapevoli che l’acquisizione di nuove competenze e l’attività di ricerca sono elementi imprescindibili per la prevenzione e la cura delle malattie tumorali, continuiamo a chiedere il Vostro sostegno per perseguire questi obiettivi: aiutateci a capovolgere la clessidra e donare più tempo a chi tempo non ne ha.
“Vancouver 1 dicembre 2019,
Spett.le Fondazione,
ormai mancano pochi giorni al termine della scholarship trascorsa presso la British Columbia Cancer Agency.
Ogni giorno dal lunedì al venerdì ho seguito il Prof. Kolmanberger presso gli ambulatori dell’unità dei tumori del tratto genitourinario. E’ stato molto interessante discutere tutti i casi dei ragazzi affetti da tumore del testicolo. Mi ha sorpreso come in Canada negli stadi precoci diano molta più rilevanza alla sorveglianza attiva anche nei pazienti ad alto rischio, in quanto la chemioterapia possa esporli a tossicità a lungo termine. Negli stadi avanzati il management è molto standardizzato e non cambia rispetto all’Italia. In base alla classe di rischio e all’andamento dei marcatori tumorali i pazienti vengono avviati a diverse linee di chemioterapia o a chemioterapia ad alte dosi che viene somministrata presso l’unità di bone marrow transplantation.
Ogni martedì ho partecipato ai seminari che venivano espletati dai research fellows su argomenti inerenti ai loro progetti di ricerca. Ogni mercoledì ho partecipato al gruppo multidisciplinare dove si riunivano medici di diverse specialità per decidere sul migliore approccio multidisciplinare da intraprendere per i pazienti affetti da neoplasie del tratto genitourinario.
Nei pomeriggi ho avuto modo di frequentare i laboratori grazie alla Dott.ssa Nappi. E’ stato molto utile vedere come la ricerca di laboratorio venga applicata alla clinica. Attualmente stanno studiando nuovi biomarcatori più affidabili dei noti markers tumorali per i pazienti affetti da neoplasia del testicolo. In particolare di recente hanno pubblicato il loro lavoro sul miRNA 371 che sembra correlare con presenza di malattia attiva nei pazienti con neoplasia testicolare. Questa ricerca, se confermata nello studio prospettico che partirà a breve in Nord America, potrebbe cambiare la pratica clinica.
Ringraziando nuovamente per l’opportunità concessa,
porgo i più cordiali saluti.
Carlo Messina”